Quando si parla di disturbi dell’umore si intendono sindromi psicopatologiche contraddistinte da un’alterazione dei meccanismi fisiologici di oscillazione del tono dell’umore, i quali normalmente consentono alla persona di adattare le proprie reazioni in funzione delle condizioni dell’ambiente e delle situazioni in cui si trovano.

Nelle persone che soffrono di disturbi dell’umore tali variazioni dello stato d’animo possono avvenire spontaneamente, essere di entità eccessiva e spesso accompagnate da un’ampia seria di sintomi che interferiscono sul comportamento dell’individuo, al punto tale da non essere più in grado di mantenere il suo normale funzionamento quotidiano.

Differenza fra depressione unipolare e disturbi bipolari

I disturbi dell’umore sono solitamente distinti in disturbi depressivi (“depressione unipolare”) e disturbi bipolari.

I disturbi depressivi sono caratterizzati da umore depresso con:

  • sentimenti di profonda tristezza, colpa ed apprensione
  • sensazione che nulla abbia più valore
  • tendenza all’isolamento e all’apatia
  • perdita di interesse e di piacere nelle attività quotidiane
  • disturbi del sonno o dell’appetito
  • scarso desiderio sessuale

I disturbi dell’umore di tipo bipolare sono invece contrassegnati da un’alternanza di episodi depressivi a fasi con umore spiccatamente euforico o irritabile, associato a:

  • aumento del livello di attività in ambito lavorativo, sociale o sessuale
  • loquacità insolita o eloquio rapido
  • impressione soggettiva che i pensieri si succedano velocemente
  • diminuito bisogno di sonno
  • elevata autostima
  • facile distraibilità
  • eccessivo coinvolgimento in attività piacevoli potenzialmente dannose

Il trattamento dei disturbi dell'umore

Nella patologia depressiva unipolare o bipolare intervengono fattori biologici e psicologici.

A differenza del passato, quando i disturbi dell’umore – in particolar modo quelli di grave entità – venivano curati quasi esclusivamente mediante l’utilizzo di farmaci, negli ultimi decenni la psicoterapia cognitivo-comportamentale è stata riconosciuta come un trattamento altamente efficace, soprattutto se associata a una terapia farmacologica più adeguata.

Il paziente può trarre beneficio dalla terapia cognitivo-comportamentale non solamente per il trattamento della fase acuta, ma anche nella prevenzione delle ricadute e, nelle forme bipolari, come intervento preventivo in fase intercritica.

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