
Ormai è un dato di fatto: per gli uomini la medicina estetica non è più un tabù. Anzi!
Come dichiara un dato dell’Osservatorio Agorà, il periodo del primo lockdown ha visto un aumento della richiesta di trattamenti da parte degli uomini di oltre il 40% (ne abbiamo parlato anche in un nostro precedente articolo: La medicina estetica nel 2020: tra pandemia e nuove abitudini).
Da sempre la medicina estetica è uno dei primi alleati contro i segni del tempo che passa, non stupisce dunque che in questo periodo caratterizzato da stress, restrizioni e adattamento a nuove dinamiche di vita si registri un aumento della richiesta di trattamenti.
Quali sono i trattamenti più richiesti dagli uomini?
Ciò che ha avvicinato molti uomini alla medicina estetica per un ritocchino a partire già dai 30-40 anni è il boom della videochiamata: la webcam infatti non perdona ed enfatizza ogni minimo difetto. Quando poi si è con altre persone, l’uso della mascherina fa sì che l’attenzione sia tutta sul terzo superiore del viso.
A questo si aggiungono magari lo stress da luce blu (lo conosce bene chi è abituato a lavorare a lungo davanti al pc) o la pandemic fatigue, ovvero i disturbi da stress innescatesi con l’emergenza sanitaria, che enfatizzano la fatica e marcano le occhiaie.
Terzo superiore: come intervenire
Per questa zona del viso, ovvero la zona perioculare e la fronte, generalmente si adottano più tecniche in modo sinergico così da ottenere risulti personalizzati e quindi con un effetto molto naturale.
Anche un altro trend è cambiato rispetto al passato: se prima molti uomini chiedevano che venissero ingentiliti determinati tratti del viso, ora si tende a preservare, se non a enfatizzare, la virilità e la peculiarità dei lineamenti.
Il terzo superiore può essere trattato con filler e botulino che, sapientemente dosati, donano un effetto di ringiovanimento dell’area molto gradevole e naturale, distendendo le rughe (le cosiddette “rughe del pensatore” sulla fronte e le “zampe di gallina” ai lati degli occhi) e rimpolpando aree che hanno perso tonicità (come le tempie e l’area zigomatica).
Qualora lo sguardo fosse appesantito da ptosi palpebrale (la così detta palpebra cadente) è possibile intervenire con una blefaroplastica, non necessariamente chirurgica, la quale dà risultati duraturi e naturali, rinfrescando immediatamente lo sguardo e alleggerendo il viso di parecchi anni!
Addio maniglie dell’amore
Poiché questo periodo ha visto anche la chiusura delle palestre, non tutti sono stati così costanti da condurre i propri allenamenti a casa… così tra i trattamenti ora molto richiesti nel mondo maschile, c’è indubbiamente la crioscultura per l’eliminazione delle così dette maniglie dell’amore. La criolipolisi sfrutta l’azione del freddo per distruggere le cellule adipose senza ricorrere a cannule o chirurgia, ma garantendo risultati altrettanto visibili e duraturi.
E se l’azione del freddo da sola non dovesse bastare per l’eliminazione della pancetta, Scizer® è la metodica che abbina l’azione mirata degli Ultrasuoni Macro-focalizzati ad alta densità con l’effetto anestetizzante della funzione di raffreddamento per l’eliminazione delle adiposità più resistenti in modo indolore e definitivo!
Epilazione definitiva: la praticità oltre l’estetica
Da sempre tra i trattamenti più richiesti in generale, l’epilazione definitiva è molto comune anche tra gli uomini. Se per questioni estetiche le zone più trattate sono spalle, petto e schiena, moltissimi sportivi scelgono l’epilazione laser anche per questioni di praticità e per evitare follicoliti e dermatiti da sfregamento (per esempio nella zona interglutea o inguinale o delle cosce).
Testa “a uovo” non ti temo
Per chiudere questa carrellata di trattamenti dedicata al mondo maschile, parliamo di capelli.
Un altro trend in crescita è quello riguardante l’utilizzo della medicina rigenerativa in medicina estetica, sia per quanto riguarda il ringiovanimento cutaneo, ma anche per quanto riguarda il trattamento dell’alopecia, che colpisce in particolare il popolo maschile, appunto.
La tecnica SEFFIHAIR® consiste nel prelievo di cellule mesenchimali staminali autologhe di origine adiposa prelevate dal sottocute di addome, fianchi o cosce, che vengono poi re-iniettate nel cuoio capelluto.
In questo modo vengono rivitalizzati i bulbi inattivi e rafforzati quelli deboli, promuovendo una nuova crescita di capelli sani e forti.
La minima invasività del trattamento e la sua efficacia hanno reso la tecnica SEFFIHAIR® popolare e molto richiesta dagli uomini, maggiormente predisposti all’alopecia, ma nell’ultimo periodo anche dalle donne, che vedono aumentare la percentuale di incidenza di questa patologia.
Se questo articolo ti ha incuriosito e vorresti sottoporti a un trattamento, ma sei ancora indeciso, non esitare a contattarci e a prenotare una consulenza: i nostri specialisti sono a tua disposizione.
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