
Dopo l’inverno e lo strano periodo che stiamo tuttora attraversando, non stupisce che molte persone si sentano un po’ trascurate e ora, alle soglie delle vacanze estive, desiderino “correre ai ripari”.
Se da un lato l’estate si presenta come un buon momento per sottoporsi a qualche trattamento di medicina estetica proprio in luce del fatto che si può disporre di alcuni giorni per prendersi cura di sé e godersi i risultati, è altrettanto vero che il caldo e la luce diretta del sole possono essere particolarmente irritanti.
Per questo bisogna prestare attenzione soprattutto a quei trattamenti che intervengono sulla cute, così esposta in questa stagione ai raggi UV (primi responsabili dei danni da photoaging, tra cui rughe ed iperpigmentazioni).
Vediamo quindi quali sono questi trattamenti che sarebbe meglio “rimandare a settembre”!
I trattamenti da non fare in estate
In linea generale, sarebbero da evitare tutti i trattamenti esfolianti e fotosensibilizzanti volti alla rigenerazione cellulare, che lasciano la pelle ipersensibilizzata e priva di uno strato cheratinico sufficiente, come i peeling e alcuni trattamenti laser, soprattutto se ablativi.
Entriamo più nello specifico.
I peeling
I peeling chimici agiscono sfruttando l’azione di particolari acidi che, sulla pelle, producono un’esfoliazione controllata dei suoi strati più e meno superficiali (a seconda del tipo di peeling e/o del tempo di posa).
La loro azione produce diversi benefici che vanno ben oltre l’esfoliazione e il turnover cellulare:
- rassodano la pelle;
- riducono i segni di sole e tempo, come macchie scure e piccole rugosità;
- attivano la produzione di collagene;
- rendono l’incarnato più uniforme.
I peeling sono in grado di darci in poco tempo e a invasività zero un viso più fresco e una pelle più luminosa, ma è vivamente sconsigliato effettuarli nei mesi estivi.
Le sostanze utilizzate nei peeling sono infatti fotosensibilizzanti e risulta chiaro come, soprattutto nei soggetti con fototipo più scuro, possano aumentare il rischio di iperpigmentazioni post-infiammatorie, soprattutto in questa stagione che vede il sole come protagonista assoluto!
L’eccezione alla regola
Ma non tutti i peeling sono uguali così come non lo sono tutti i tipi di pelle!
Qualora dovesse presentarsi la necessità o l’occasione di regalarsi una rinfrescata al viso, ecco che i fototipi più chiari possono concedersi anche in estate un peeling dalla formulazione light, dai risultati più che soddisfacenti!
Peeling PRX
Il peeling PRX è in grado di migliorare la pelle rendendola più luminosa, più liscia e soda utilizzando un mix di sostanze composto da acido tricloroacetico (al 33%), acido cogico e perossido di idrogeno. Questa soluzione permette all’acido tricloroacetico di penetrare più rapidamente nel derma senza danneggiare la pelle stessa, stimolandone la rigenerazione cellulare e riducendo gli effetti più aggressivi del peeling come l’esfoliazione dell’epidermide.
BioRePeel
BioRePeel è un biorivitalizzante bifasico che promuove il turnover cellulare, rimuovendo le cellule più esterne dello strato corneo.
Grazie alla presenza di principi attivi, BioRePeel contribuisce a una profonda stimolazione di collagene ed elastina che dona subito una pelle più luminosa e fresca e non necessita di particolari attenzioni post-trattamento.
I laser ablativi
Il laser ablativo, come suggerisce il nome stesso, provoca un danno o un’ablazione della cute per promuoverne la rigenerazione e, in base all’intensità d’azione, trattare diverse problematiche della pelle:
- spiana le piccole rugosità;
- migliora la texture cutanea;
- spiana le cicatrici acneiche;
- elimina le iperpigmentazioni da viso, décolleté e mani.
Per ottenere il miglior risultato, evitare effetti indesiderati e accelerare la guarigione, è molto importante seguire le norme post-trattamento: non esporsi alla luce diretta del sole fino a totale guarigione e applicare sempre la protezione solare alta anche per piccoli spostamenti all’aperto.
Le nuove tecnologie sono modulabili, contrariamente a quelle meno recenti, pertanto è possibile impostarle anche su frequenze basse per ottenere un’esfoliazione molto leggera. In questo caso, dopo il trattamento la pelle risulta un po’ arrossata e non ci si può esporre al sole per 48 ore, ma poi, utilizzando una crema solare a fattore alto, lo si può fare anche se rimane sconsigliato (oltre al fatto che minore è la potenza del trattamento, maggiore sarà il numero di sedute necessarie per raggiungere il risultato desiderato).
Il trattamento di angiomi e couperose
Anche couperose e piccoli angiomi non vanno trattati durante l’estate.
l laser vascolari rappresentano oggi la terapia d’elezione per il trattamento dei capillari del volto e della rosacea perché, rispetto ad altre metodiche, garantiscono una serie di vantaggi:
- una grande precisione operativa;
- una maggior salvaguardia dei tessuti circostanti;
- un numero ridotto di sedute;
- un numero ridotto di effetti collaterali;
- risultati estetici molto soddisfacenti.
Queste tecnologie emettono un raggio che agisce direttamente sull’emoglobina contenuta nei globuli rossi e oblitera i capillari senza causare danni alla cute.
Anche in questo caso, l’indicazione rimane quella di non esporsi al sole o a lampade abbronzanti almeno un mese prima e durante tutta la terapia e, quindi, di rimandare il trattamento di questi inestetismi alla stagione autunnale!
Peeling e laser a parte, la tecnologia oggi offre diversi strumenti alla medicina estetica per operare in modi diversi a seconda delle necessità di ciascuno. Se quindi sei deciso a regalarti un trattamento per darti una marcia in più quest’estate, non esitare a contattarci o a prenotare una consulenza online: i nostri specialisti sono a tua completa disposizione per consigliarti il percorso più adatto alle tue esigenze!