Gli occhi rivelano molto di noi e del nostro stato emotivo: felicità, tristezza, stanchezza…. non a caso vengono definiti “lo specchio dell’anima”.
Se da sempre si è rivolta grande attenzione allo sguardo e al terzo superiore del viso, ora che le circostanze impongono l’utilizzo della mascherina lasciando scoperti soltanto gli occhi, tale attenzione è ancora maggiore.

Nell’articolo precedente ne avevamo già accennato in un discorso più ampio che riguarda lo “zoomboom” e i cambiamenti che hanno caratterizzato la domanda di trattamenti estetici in questo periodo particolare di pandemia e lockdown. Riprendiamolo più nello specifico.

Anche l’occhio vuole la sua parte

E in tutti i sensi. La necessità non è soltanto quella di apparire più giovani, ma anche quella di eliminare i segni che questo periodo ci ha lasciato sul volto e in particolare intorno agli occhi.
Stress, preoccupazione, mancanza di luce naturale e attività all’aperto non hanno di sicuro giovato alla delicata pelle del viso e a quella ancora più delicata della zona perioculare, che in molti hanno trovato più segnata. Come ridonare quindi freschezza allo sguardo?

La tossina botulinica

Spessissimo criticata, ma mai abbandonata dai medici estetici, la tossina botulinica, per i gli habitué “botox”, è da sempre l’alleato numero uno di chi vuole il terzo superiore (ovvero occhi e fronte) liscio, fresco e turgido.

Criticata, perché c’è stato un periodo nel passato in cui medicina estetica era spesso sinonimo di eccesso e il botulino è stato per anni fautore di vere e proprie “facce di legno”. Il trend ad oggi è fortunatamente cambiato e guarda a trattamenti dai risultati naturali, mai pacchiani o caricaturali (come da sempre piacciono a noi!).

Così se da un lato molte persone sono restie alla paralisi che la tossina in questione provocherebbe al viso, i medici preferiscono parlare di dosaggi specifici per indurre piuttosto un’inibizione dei muscoli che, muovendosi e caratterizzandoci con la nostra peculiare mimicità ed espressività, lasciano anche fastidiose rughe.

Quando dosato correttamente il botulino può infatti trattare:

      • i solchi glabellari (ovvero quelle rughe verticali che si creano per il corrugamento delle sopracciglia);
      • le rughe orizzontali della fronte;
      • le zampe di gallina;
      • il cedimento della coda del sopracciglio, sollevando lo sguardo,

riportandoci decisamente indietro nel tempo, almeno per quanto riguarda l’aspetto della pelle intorno agli occhi.

Quando cala la palpebra: la blefaroplastica

La ptosi palpebrale ovvero il cedimento della pelle della palpebra, è dovuto fondamentalmente all’indebolimento del muscolo elevatore e all’età, ma non è l’unico fattore che giustifica questo intervento.
La blefaroplastica è infatti specifica per:

      • sollevare la palpebra eliminando gli eccessi di pelle (blefaroplastica superiore),
      • eliminare le borse sotto gli occhi (blefaroplastica inferiore).

Grazie a questo trattamento lo sguardo apparirà più vivace, fresco e giovane.

E se qualcuno pensa che non sia l’intervento per lui/lei perchè fa rabbrividire il solo pensiero di un bisturi sugli occhi, specifichiamo che non si tratta di una pratica esclusivamente chirurgica! Nel nostro Centro disponiamo anche della tecnologia più idonea per effettuare la blefaroplastica non chirurgica, tramite laser che assicura risultati visibili senza incisioni, sanguinamento!

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